-
1830. Pierre Charles Alexandre Louis, a Parigi, era il promotore
della "Médecine d'Observation", un movimento secondo cui i medici, piuttosto che affidarsi esclusivamente all'esperienza
individuale oppure alle speculazioni sulle cause di malattia, dovrebbero
agire sulla base di ampie serie sperimentali, capaci di fornire
una stima quantitativa degli effetti terapeutici.
-
1972. Archibald Cochrane, un epidemiologo inglese, sosteneva che i risultati
della ricerca avevano un impatto molto limitato sulla pratica clinica e
in un libro che ha lasciato una traccia profonda nella storia della
medicina scriveva: "è causa di grande preoccupazione constatare
come la professione medica non abbia saputo organizzare un sistema in grado
di rendere disponibili, e costantemente aggiornate, delle revisioni critiche
sugli effetti dell'assistenza sanitaria". In altre parole Cochrane, consapevole
della limitatezza delle risorse economiche, suggeriva di rendere disponibili
a tutti i pazienti solo gli interventi sanitari di documentata efficacia.
-
1981. I ricercatori della McMaster Medical School (Canada) pubblicano
"How
to read clinical journals", una serie di articoli che
descrive le strategie di approccio critico alla letteratura biomedica.
Questa serie, tradotta in sette lingue, è una delle più ristampate
nella storia della letteratura biomedica.
-
1986. L'attenzione di Sackett e coll. si sposta progressivamente da “come
leggere la letteratura biomedica” a “come utilizzare la letteratura biomedica
per risolvere i problemi clinici”.
-
1991. Nel fascicolo di marzo-aprile di ACP Journal Club
compare il termine
Evidence-based Medicine.
-
1992. Il 4 novembre viene pubblicato su JAMA l'articolo
manifesto che presenta la
Evidence-Based Medicine come "paradigma emergente per la pratica
clinica".
-
1993. Fondazione della Cochrane Collaboration, network internazionale
nato per "preparare, aggiornare e disseminare revisioni sistematiche degli
studi clinici controllati sugli effetti dell'assistenza sanitaria e, laddove
non sono disponibili studi clinici controllati, revisioni sistematiche
delle evidenze comunque esistenti".
-
1993. JAMA pubblica il primo articolo
della serie Users'
guides to the medical literature, che si protrarrà sino al
2000.
-
1996. David Sackett, padre spirituale della EBM, chiarisce "cos'è
e cosa non è la EBM".
-
1996. La metodologie EBM si estende progressivamente ad altre professioni sanitarie.
-
1997. Con la pubblicazione del libro di Muir Gray compare il
termine Evidence-based Health Care
(EBHC), confermando l'interesse dei sistemi sanitari ad
estendere le metodologie dell'EBM alla pianificazione della
salute delle popolazioni.
-
1998. Gli strumenti metodologici dell'EBM e dell'EBHC
vengono integrati nella Clinical Governance,
la nuova strategia di politica sanitaria proposta dal NHS
inglese.
-
2000. Superata la fase campanilistica degli acronimi
dedicati, si diffonde il termine
Evidence-based Practice (EBP), sottolineando la necessità
che le decisioni di tutti i professionisti della sanità devono
basarsi sulle migliori evidenze scientifiche.
-
2005. Con il "Sicily
Statement on Evidence-based Practice", un gruppo di ricerca
internazionale definisce l’EBP core-curriculum, un set
standardizzato di conoscenze,
competenze e attitudini necessarie alla pratica dell'EBP.
Per approfondire
-
Vandenbroucke JP. Evidence-Based Medicine and "Médecine
d'Observation". J Clin Epidemiol 1996;49:1335-8.
-
Cochrane A. Effectiveness and efficiency. Random reflections
on health service. London: Nuffield Provincial Hospital Trust, 1972.
-
Department of Clinical Epidemiology and Biostatistics, McMaster
University. How to read clinical journals (I-V). Can Med Assoc J 1981;124:555-8;703-10;869-72;985-90;1156-62.
-
Evidence-based
Medicine Working Group. Evidence-based medicine: a new approach to teaching
the practice of medicine. JAMA 1992;268:2420-5.
-
Guyatt GH. Evidence-Based Medicine. ACP Journal Club 1991;
March/April:A-16.
-
Cohen
L. McMaster's pioneer in evidence-based medicine now spreading his message
in England. Can Med Assoc J 1996;154:388-90.
-
Sackett
DL, Rosemberg WMC, Gray JAM, et al. Evidence-based medicine:
what it is and what it isn't. BMJ 1996;312:71-2.
|