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Ricerca 2016
Convention Nazionale
Aumentare il value delle risorse investite nella ricerca biomedica
La campagna Lancet-REWARD
Bologna, 9 novembre 2016
Il rinnovato interesse per la ricerca biomedica nel nostro Paese (rilancio della ricerca indipendente AIFA, Human Technopole, call per un’Agenzia Nazionale per la Ricerca) impone una riflessione sugli indicatori che misurano il ritorno degli investimenti nella ricerca biomedica: produttività scientifica, qualità delle evidenze pubblicate, impatto della ricerca sui servizi sanitari e sugli esiti di salute, oltre naturalmente a brevetti e profitti. In qualità di prima (e al momento unica) organizzazione italiana aderente, la Fondazione GIMBE ha lanciato in Italia la campagna Lancet-REWARD, per condividere con tutti gli stakeholder la necessità di ottenere il massimo ritorno in termini di salute dalle risorse investite nella ricerca biomedica.
Oltre 150 partecipanti, rappresentativi di tutte le categorie di stakeholder (ricercatori, finanziatori pubblici e privati, enti regolatori, istituzioni di ricerca, comitati etici, editori, associazioni di pazienti) hanno risposto all’appello della Fondazione GIMBE prendendo parte a una convention nazionale che si è svolta a Bologna lo scorso 9 novembre.
La sessione introduttiva è stata dedicata al finanziamento della ricerca biomedica in Italia: nel 2015, a fronte di € 1,5 miliardi investiti dall’industria farmaceutica, i finanziamenti pubblici ammontano a meno di € 500 milioni. In dettaglio, € 161,02 milioni destinati agli Irccs per la ricerca corrente, € 50 milioni per la ricerca finalizzata (€ 135,39 nel bando 2016 che include due esercizi finanziari), € 24 milioni per la ricerca indipendente Aifa (€ 48,00 nel bando 2016 che include due esercizi finanziari), € 11,40 dalle Regioni per il cofinanziamento dei programmi di rete della ricerca finalizzata. A questi vanno aggiunti € 28,59 milioni del Cnr destinati alla ricerca nel settore “scienze biomediche” e le risorse del Programma Ricerca 2015-2020 del Miur che potrebbe raggiungere € 200 milioni”.
Dopo la lettura magistrale di Sir Iain Chalmers – già direttore del primo centro Cochrane a Oxford, coordinatore della James Lind Initiative e editor della James Lind Library - tre sessioni interattive, guidate da Silvio Garattini (Direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri) e Nino Cartabellotta (Presidente della Fondazione GIMBE), hanno affrontato le problematiche che generano le 5 categorie di sprechi nella ricerca biomedica attraverso il confronto con i vari stakeholder. I partecipanti hanno fornito il proprio contributo attivo attraverso una survey con televoter, attribuendo uno score di priorità a ciascuna delle 17 raccomandazioni REWARD.
Pagina aggiornata il 16/11/2016