Clinical Evidence è un "evidence compendium"
organizzato per specialità e malattie che fornisce una mappa
delle prove di efficacia degli interventi sanitari,
classificati in:
-
Utili
Interventi la cui
efficacia è stata dimostrata attraverso prove chiare derivate
da studi randomizzati, con attesa di effetti negativi moderata
rispetto ai benefici.
-
Probabilmente utili
Interventi la cui efficacia è stabilita con minor certezza
rispetto a quella degli interventi elencati nella categoria
utili.
-
Da valutare caso per caso
Interventi per i quali medici e pazienti dovrebbero valutare
attentamente gli effetti positivi e quelli negativi secondo
circostanze e priorità individuali.
-
Di utilità non determinata
Interventi per i quali ci sono attualmente dati insufficienti
o dati di qualità inadeguata (include interventi che sono
ampiamente accettati come utili ma che non sono mai stati
valutati formalmente in studi randomizzati, spesso perché non
considerati etici).
-
Di utilità discutibile
Inerventi per i quali la mancanza di efficacia è stabilita
con minor certezza rispetto a quella relativa agli interventi
elencati nella categoria probabilmente inutili o dannosi.
-
Probabilmente inutili o
dannosi
Interventi la cui inefficacia o pericolosità è
stata dimostrata con prove valide e convincenti.
Clinical Evidence è uno
strumento insostituibile per una rapido aggiornamento sulle
prove di efficacia disponibili, tuttavia:
-
numerosi
capitoli incompleti
-
assenza
di informazioni sui dosaggi dei farmaci
-
limitate
informazioni sugli effetti collaterali
-
l’esclusione dei trattamenti non “evidence-based” determina
qualche omissione talora paradossale (ad es. i diuretici nella
terapia dello scompenso cardiaco).
-
accuratezza dei test diagnostici, prognosi e fattori di rischio
esposti con modalità narrative
La versione originale di
Clinical Evidence è disponibile solo per abbonamento, ma
grazie agli investimenti del Ministero della Salute il medico
italiano può accedere gratuitamente a
Clinical
Evidence. Edizione italiana, oltre che partecipare al
Progetto EcCE (Educazione continua Clinical Evidence)
Per approfondire
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